Franco Capicchioni, Presidente della Dante Alighieri di San Marino, parla dell’impegno dell’associazione culturale in territorio… e ben oltre i suoi confini.

Il Dantedì è la giornata istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri italiano per celebrare Dante Alighieri, Sommo Poeta fiorentino e padre della lingua italiana, nel giorno in cui ha voluto iniziasse il viaggio nell’aldilà, descritto nella Divina Commedia: il 25 marzo.

Il giorno di Dantedì 2021, però, è lungo un anno.

Ricorre quest’anno, infatti, il 700° anniversario della morte di Dante, avvenuta il 14 settembre 1321 a Ravenna, e le celebrazioni si snoderanno lungo l’intero anno, sia all’interno dei palinsesti di televisioni e radio, che nelle scuole, nei teatri e nei musei di tantissime città italiane.

Anche la nostra Repubblica vuole ricordare Dante Alighieri e celebrarne l’universalità con un calendario di iniziative, conferenze e letture incentrate sulle opere del Sommo Poeta nonché con l’allestimento della mostra al Museo Pinacoteca San Francesco, in cui saranno esposti testimonianze e reperti danteschi presenti a San Marino.

Sotto l’egida della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, è stato costituito a tal proposito il Comitato sammarinese per le celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, a cui partecipano l’Ambasciata d’Italia a San Marino, gli Istituti Culturali, l’Università degli Studi, la Scuola Secondaria Superiore, la Commissione Nazionale Sammarinese per l’Unesco e l’Associazione Dante Alighieri di San Marino.

Ne parliamo con Franco Capicchioni, dal 2005 Presidente dell’Associazione culturale Dante Alighieri di San Marino, nata nel 1911 per tutelare e promuovere la cultura attraverso lo studio e la difesa della lingua e della civiltà italiana, la ricerca nelle discipline umanistiche e scientifiche, il confronto delle esperienze culturali sammarinesi con quelle di altri Stati e realtà.

Presidente, da quando nel 2005 la Dante Alighieri ha ripreso pienamente la propria attività culturale, ogni anno propone ai sammarinesi un mese di interessanti iniziative. In che modo, quest’anno, ha deciso di onorare il 700° anniversario del Sommo Poeta?

All’interno dell’Associazione, è nata diversi anni fa la commissione di lavoro che segue il progetto “Letture Dantesche”, attualmente coordinata dal prof. Michele Ghiotti, con le professoresse Claudia Gasperoni e Ylenia Ricciardi, e che ha lo specifico mandato di organizzare serate in cui personalità della cultura, appassionate del Sommo Poeta, possano far conoscere il valore e l’attualità della sua produzione letteraria.

La Dante, dopo essere stata costretta a cancellare l’edizione 2020 causa pandemia, ha ritenuto che la quattordicesima edizione del tradizionale Mese Dantesco – che si tiene ogni anno in primavera in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore – dovesse divenire Anno Dantesco, passando da quattro a otto incontri, da sviluppare da aprile a dicembre.

Il primo di questi eventi si è svolto il 26 aprile al Teatro Titano ed è stato, a mio avviso, particolarmente simbolico, sotto un triplice profilo. Si tratta della lettura GIOVANNI BERTOLDI Traduttore e commentatore di Dante in latino.

In primo luogo, evidenzia e approfondisce il legame indissolubile tra Dante Alighieri, la sua Commedia e il nostro Paese: le tre cantiche, scritte in una lingua allora nota a pochi, divennero famose in tutta Europa agli inizi del 1400 grazie alla traduzione in latino che ne fece Giovanni Bertoldi, nato a Serravalle da famiglia originaria di San Marino, al fine di farne apprezzare il contenuto ai prelati che partecipavano al Concilio di Costanza.

Mostra, poi, il profondo legame della Dante con la Scuola e quindi con gli insegnanti e i ragazzi del nostro Liceo: gli studenti di terza Liceo Classico, coadiuvati dalla professoressa Lucia Crescentini e accompagnati al piano da Marco Ercolani, si presentano in pubblico e mostrano il legame tra cultura e paese civile, dando evidenza alla grande qualità della nostra scuola. Per i ragazzi, in particolare, è un’esperienza memorabile.

La riapertura al pubblico del Teatro Titano, infine, proprio con un evento che parte dai giovani e dalla cultura, non può che essere di buon auspicio per la sconfitta della pandemia e per un nuovo rinascimento del nostro amato Paese.

Mi piace segnalare che quegli stessi studenti di terza Liceo Classico, su iniziativa della nostra Associazione, hanno partecipato in rappresentanza della Repubblica a un avvenimento in contemporanea mondiale, titolata BACI DAL MONDO: tributo a Francesca da Rimini e Dante Alighieri. Studenti e insegnanti di ventuno università dei cinque continenti hanno recitato e commentato, live streaming e nella lingua del loro Paese, i più celebri versi del V canto dell’Inferno, in una sorta di maratona culturale multilingue volta a commemorare il mito di Francesca da Rimini. Di fronte a una platea mondiale, San Marino ha proposto, e non poteva essere diversamente, la versione in lingua latina di Fra’ Giovanni Bertoldi da Serravalle.

Sempre ai giovani studenti, sammarinesi o residenti, è dedicata un’altra importante iniziativa dell’Associazione, il Premio Un giorno per Dante. Qual è stata la risposta dei ragazzi e in che modo è stata gestita l’iniziativa?

All’inizio del 2020 era stato indetto il concorso di scrittura Un giorno per Dante, rivolto agli studenti delle scuole superiori sul tema Il principio del mattino, proprio in riferimento alla scelta della data del 25 marzo, inizio del viaggio ultramondano di Dante personaggio-poeta. Ma la pandemia aveva bloccato anche questa iniziativa, per cui si è deciso di estenderne la durata al 2021. Numerosi gli studenti che hanno voluto partecipare al concorso, presentando in forma del tutto anonima i loro elaborati, che poi in tale forma sono stati trasmessi ai membri della commissione giudicatrice che ha scelto gli elaborati vincitori. Nel corso di un evento pubblico, che si terrà prima della fine dell’anno scolastico, saranno proclamati i testi vincenti e ne verrà data lettura. Lo studente vincitore del primo premio riceverà la somma di 500 euro, messa a disposizione dall’Ambasciata d’Italia a San Marino, e il suo testo verrà pubblicato sull’annuario Identità Sammarinese del 2021.

La pandemia aveva causato anche l’annullamento del cineforum estivo che l’associazione organizza in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia. Possiamo contare sulla sua ripresa, in occasione del 700°?

Il cineforum estivo nei giardini dell’Ambasciata d’Italia, Non sembiava immagine che tace, nato nel 2018 con il contributo della nostra Associazione da un’idea dell’ambasciatore Guido Cerboni, sarà quest’anno sostenuto dal nuovo ambasciatore Sergio Mercuri, sempre in collaborazione con la Dante Alighieri.

Prenderà il via nella seconda metà del mese di luglio, terminerà a fine agosto e proporrà la visione di alcune pellicole appositamente selezionate; ideato e curato dalle professoresse Maria Elena D’Amelio, Maria Giovanna Fadiga Mercuri e Maddalena Ugolini, il cineforum di quest’anno vorrà dimostrare che le dinamiche narrative della Divina Commedia, da sempre considerata il viaggio poetico e umano per eccellenza, vivono ancor’oggi nel cinema contemporaneo. Inferno, Purgatorio e Paradiso saranno rappresentati da tre diversi film di recente produzione; gli spettatori, guidati nella ricerca delle tracce, saranno così in prima persona i protagonisti di un viaggio “a riveder le stelle”.

Mi piace sottolineare come una nota di mistero e una sorpresa siano alla base della scelta del sottotitolo di quest’anno: “Tra tirannia e stato franco: Dante e il cinema mondiale a San Marino”. Gli interrogativi che questo sottotitolo pone saranno svelati durante la presentazione della rassegna.

Identità Sammarinese – Riflessioni sulla libertà e la democrazia, fra politica, storia, cultura, è l’Annuario con il quale la Dante Alighieri di San Marino si propone di riaffermare i tratti distintivi delle radici storiche del nostro Paese attraverso il contributo di autorevoli professionisti di ogni settore. È giunto alla sua tredicesima edizione e continua a interessare i nostri concittadini, immagino sia motivo di grande orgoglio per l’associazione.

 Posso affermare che l’Associazione Dante Alighieri è veramente orgogliosa di pubblicare l’Annuario Identità Sammarinese, che in questi anni ci sembra sia divenuto un appuntamento culturale atteso e un punto di riferimento su tanti argomenti. Lo consideriamo il fiore all’occhiello, fra tutte le nostre attività.

Nel 2009, su proposta di Lamberto Emiliani, è stata costituita la commissione di lavoro che segue il progetto “Annuario”, attualmente coordinata da Paola Masi, con Lamberto Emiliani e Luigi Lonfernini. Sin dall’inizio l’intendimento è stato quello di curare una pubblicazione che contribuisse a scoprire e ad affermare le radici della nostra popolazione, sulle quali si fonda la nostra “libertas” e la nostra democrazia, radici che uniscono trasversalmente politica, storia e cultura del nostro Paese, la cui conoscenza è indispensabile per far crescere nei cittadini la consapevolezza e l’orgoglio di appartenenza.

L’Annuario, che uscirà puntualmente nella prima settimana di dicembre, sarà arricchito quest’anno da una particolare sezione dedicata al 700° anniversario dalla morte di Dante, che conterrà una nutrita serie di contributi speciali dedicati all’Alighieri da diversi autori, italiani e sammarinesi.

Un’ultima curiosità. Il suo terreno è sempre stato quello dell’impresa. Figlio di uno dei maggiori imprenditori sammarinesi, Dante, di quella generazione che ha costruito la storia della San Marino moderna, regalando un futuro di benessere a figli e nipoti. Lei stesso impegnato a guidare le aziende di famiglia e con ruoli di responsabilità nell’associazione degli industriali. Qual è il legame che la lega con la cultura e, in particolare, con Dante Alighieri?

Il mio amore per la cultura in senso lato nasce sui banchi del nostro Liceo Classico, ove ho avuto la fortuna di avere una serie di insegnanti che sono stati per me, oltre che capaci docenti, veri maestri di vita. Mi hanno trasmesso le loro competenze e la loro passione per le diverse materie, ma anche l’impegno morale verso la società e lo Stato, al cui progresso ognuno deve contribuire con il proprio apporto personale. Anche se poi ho scelto una facoltà universitaria di ambito scientifico, le basi della cultura classica e umanistica del mio Liceo sono state per me basilari. Ripensando oggi, cinquantanni dopo, a quel periodo, ne ricordo il fascino inalterabile: quei Maestri, capaci di formare al meglio e in ogni ambito culturale le giovani generazioni, sono ancora oggi per me insostituibili.

In particolare, il legame con Dante e con la Divina Commedia nasce dalla passione e dall’intensità con cui il mio insegnante di Letteratura Italiana, il prof. Giuseppe Rossi, era capace di coinvolgere noi giovani in questa avventura culturale, etica, politica e religiosa che si sviluppa nelle tre cantiche, una per ogni anno del Liceo.