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Patrizia Bollini apre la sua valigia di attrice

È stata fra le candidate al David di Donatello 2020 come “Migliore attrice non protagonista” per l’interpretazione del personaggio di Valeria Corradini nel film “Solo cose belle” di Kristian Gianfreda. Ma l’abbiamo vista anche “dal vivo” in più occasioni: al teatro Titano, qualche anno fa, ha interpretato “Finisce per A – Soliloquio tra Alfonsina Strada, l’unica donna al Giro d’Italia del 1924, e Gesù” e “44. Il coraggio della scelta” sulle staffette partigiane (entrambi scritti da Eugenio Sideri per la regia di Gabriele Tesauri). E agli Orti Borghesi di San Marino, lo scorso agosto, quando assieme a Mara Di Maio ha messo in scena “Elettrosciocche”. Il personaggio di Valeria Corradini, Patrizia Bollini lo descrive così: “Una donna con diverse sfumature, sia ironiche che drammatiche e la caratteristica più affascinante dal punto di vista attoriale è stata quella di interpretare la sua evoluzione emotiva: costretta dagli eventi a modificare il proprio punto di vista scoprirà un modo nuovo di vedere le cose e la sua vita cambierà radicalmente”.

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