Il Dottor Costa, gli eroi della pista e il MotoGP di San Marino

La passione sportiva si alimenta di azione, forza, superamento dei limiti come ci hanno ricordato le recenti Olimpiadi e come ci ricordano ogni giorno le grandi imprese, i record, le sfide a cui il mondo dello sport ci ha abituati. Da spettatori guardiamo agli atleti come eroi coraggiosi e li identifichiamo come i protagonisti di un racconto mitologico. A suscitare passione nei nostri miti e ed eroi sportivi sono però soprattutto gli aspetti umani, la spinta vitale che li guida, l’amore per la propria disciplina, la commozione dopo una vittoria, emozioni contagiose e veri e propri doni, quando condivisi con i propri sostenitori.

Il lato umano ed eroico di una certa categoria di sportivi, quella dei piloti, lo conosce da vicino il Dottor Claudio Marcello Costa, per tutti il dottorcosta, minuscolo e attaccato precisa lui perché così lo hanno sempre chiamato i suoi amici e pazienti.

Ospite ad aprile scorso del Salotto di Villa Manzoni, lo spazio di incontri culturali dell’Ente Cassa di Faetano, il Dottor Costa ha raccontato la sua storia di medico sulle piste da corsa, piste sulle quali ha incontrato e aiutato grandi piloti del calibro di Virginio Ferrari, Alex Zanardi, Loris Capirossi, Michael Doohan, Marco Simoncelli e molti altri ancora, e il luogo in cui ha imparato a riconoscere in alcuni di loro la magia che rende eroi.

Il pubblico del Salotto di Villa Manzoni

Alex De Angelis e Manuel Poggiali seguono il dottor Costa

La sua presenza a San Marino non è casuale, qui il Dottor Costa ha un grande amico, il Professor Oliviero Soragni, specialista in traumatologia, ortopedia e chirurgia della mano e fino al 2014 primario del reparto ortopedico dell’ospedale sammarinese. Con amicizia e stima, racconta il Dottor Costa, quando i suoi eroi potevano essere affidati alle cure del Professor Soragni non c’è mai stata esitazione, e anche quando non si è trattato di operare, prosegue, erano frequenti i consulti lampo fra il Professore e il Dottore impegnato sul campo, sempre alla ricerca di una soluzione per far continuare i suoi piloti a correre e vincere.

San Marino e le Due Ruote, Storie d’Eccellenza

Il mondo delle corse è legato a San Marino per più di un motivo, come la serata con il Dottor Costa ha evidenziato.

Oltre al Professor Soragni, in platea ad ascoltare i suoi racconti ci sono anche i nostri eroi di casa, Manuel Poggiali (due volte campione del mondo, nel 2001 in classe 125 e nel 2003 in 250) e Alex De Angelis (Pilota in MotoGP per diversi anni e oggi passato alla Superbike), che hanno avuto occasione di conoscere il Dottor Costa quando era a capo della sua Clinica Mobile durante le gare di MotoGP.

Imminente, poi, l’appuntamento con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, in calendario i prossimi 9 – 10 – 11 settembre 2016, occasione in cui il nome del nostro piccolo Stato conquista uno spazio d’onore sulla stampa internazionale e in milioni di schermi accesi nelle case dei tantissimi appassionati in tutto il mondo.

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Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini

Velocità e adrenalina fanno parte del DNA di chi nasce in Emilia Romagna e, in occasione del Gran Premio di casa, il grande amore per le due ruote si manifesta appieno, registrando di anno in anno il tutto esaurito sugli spalti del circuito internazionale di Misano, situato in zona Santa Monica.

Progettato nel 1970 per volontà di Enzo Ferrari, a partire dal 2007 il Misano World Circuit è entrato a far parte del calendario iridato, sede del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che quest’anno festeggia il decimo anniversario dalla annessione al MotoMondiale. Modificato più volte nel corso degli anni, il circuito ha richiesto molti interventi e lunghi periodi di inacessibilità per rientrare negli standard di sicurezza richiesti alle piste di MotoGP. Modifiche al circuito, ai box e alle tribune, hanno però reso la struttura una delle più all’avanguardia al mondo, vincitrice di numerosi premi per le tecnologie utilizzare e per l’attenzione dedicata alla sostenibilità ambientale e sociale di molte iniziative promosse.

A fine 2006 per il sopralluogo ufficiale della pista, su cui si sarebbe corsa la tappa mondiale l’anno successivo, sono stati chiamati i più importanti piloti della zona e con voce unanime Rossi, Melandri, Capirossi, Simoncelli, Pasini, insieme al nostro Alex De Angelis, hanno dichiarato il circuito casalingo un ottimo campo di battaglia per le sfide avvenire. Il battesimo del nuovo Misano World Circuit, con il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini, è avvenuto il 2 settembre 2007,alla vigilia della Festa della Repubblica di San Marino.

A segnare il record di pista, 1’32″146, è stato nel 2015 Jorge Lorenzo. Dal 2012 il circuito di Misano è stato intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, nato nella vicinissima Cattolica e cresciuto, come pilota, proprio fra le curve e i rettilinei della pista romagnola.

Per ritrovare poi le emozioni che i nostri piloti sammarinesi ci hanno regalato nel corso delle passate stagioni del MotoMondiale, al prossimo appuntamento di settembre a Misano, si affaccia una nuova giovane promessa nazionale. Il diciottenne sammarinese Alex Fabbri in Moto3, alla guida di una Mahindra del Team Minimoto Porto Maggiore, sarà il quarto sammarinese della storia a gareggiare nella competizione mondiale dopo Manuel Poggiali e i fratelli Alex e William De Angelis.

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Dottor Costa, dalla Clinica Mobile agli Eroi della Pista

Tra aneddoti e testimonianze video di grandi piloti, la serata dedicata al Dottor Costa ha portato alla luce un lato del mondo delle corse molto diverso da quello che conosciamo da spettatori. Lo stesso Dottor Costa, a cui per tutta una vita è stato necessario agire, intervenire e rispondere in modo pratico ad ogni sfida, sembra ritrovare, ora che i ritmi di lavoro si sono allentanti, una nuova lettura della sua lunga storia in cui riflessione, racconto e una grande fede rispondono ai dubbi su cui prima non c’era tempo di riflettere.

Nato a Imola fra i motori, il padre Francesco Costa dirigente sportivo e organizzatore di grandi competizioni motoristiche e il fratello Carlo speaker dell’autodromo imolese, il giovane Dottor Costa fresco di laurea e appena trentenne, trova anche lui il suo ruolo a bordo pista come medico dei piloti a partire dal 1972. Di lì a breve, conosciuto da vicino il rischio e pronto a mettere la sua esperienza al servizio dell’amato sport, nel 1976 progetta la Clinica Mobile, un automezzo adibito a struttura medica di pronto intervento, in grado di raggiungere la pista e intervenire immediatamente in soccorso dei piloti in caso di incidente.

In quasi 40 anni le Cliniche Mobili del Dottor Costa hanno potuto salvare almeno 50 vite, oltre ad aver dato aiuto e curato ferite minori a centinaia di piloti. L’emozione del racconto di Costa si moltiplica nel descrivere i momenti più toccanti della sua carriera, il primissimo intervento su Virginio Ferrari, l’incidente invalidante di Alex Zanardi, i diversi gravi episodi che hanno visto protagonista Capirossi, e fra gli altri, il caro amico Marco Simoncelli nelle sue prime gare e in quella finale, così difficile da raccontare anche per chi l’ha saputa leggere come una vittoria (La Vittoria di Marco è il libro scritto dal Dottor Costa e dedicato a Simoncelli)

E così da questo racconto di fatti, momenti, eventi straordinari e gravi perdite è risultato infine chiaro che, proprio come i suoi piloti, anche il Dottor Costa, giorno dopo giorno, è sceso in pista a combattere la sua partita, come loro ha dovuto giocare estenuanti gare contro il tempo e come i migliori di loro ha imparato a trasformare il dolore in un dono, regalando ogni volta una nuova possibilità e un nuovo traguardo ai suoi miti ed eroi.