Dennis Guerra, imprenditore sempre in viaggio verso nuove esperienze. Ultima fermata: il Titanus Museum

Quando razionalità e concretezza vanno a braccetto con innovazione e spirito d’avventura, il risultato non può che essere un incredibile viaggio costellato di stimoli, progetti e grandi soddisfazioni. Dennis Guerra è un imprenditore curioso, attento ai cambiamenti, aperto e disponibile all’ascolto, ma allo stesso tempo estremamente concreto, determinato, diretto e tenace.

Cresciuto in una famiglia di imprenditori e con una laurea in giurisprudenza, ha scelto di dare ascolto a quella spinta interna che, accompagnata da una spiccata visione strategica, lo ha portato a dare le gambe a tanti progetti, a San Marino e all’estero.

L’ultimo a cui ha dato vita in patria è il Titanus Museum, un luogo in cui lo spirito imprenditoriale ben si incontra con la cultura, la storia e i valori della sammarinesità più veri.

Dennis, raccontaci questa tua nuova avventura

Da diversi anni ero presente nel Centro Storico con alcune attività aperte in società con Loris Villa e Michela Del Barba, amici con lunga esperienza nel settore turistico-commerciale. Vista la trasformazione del mercato e la conseguente progressiva crisi che ormai da qualche anno sta colpendo il settore, durante la valutazione dei consuntivi abbiamo discusso com’è nostro solito su ciò che avremmo potuto realizzare per dare nuovo impulso ai nostri investimenti, consapevoli dei problemi strutturali che caratterizzano l’offerta commerciale e la frequenza turistica. Riflessione dopo riflessione, io e i miei soci siamo arrivati all’idea di offrire ai visitatori l’esperienza di un museo innovativo e tecnologico che raccontasse la nostra Repubblica e la sua secolare storia, con annesso un bookshop distintivo. Il Titanus Museum è andato così ad arricchire il contesto museale pubblico esistente. È un luogo in cui si vivono emozioni, si scopre la storia del Paese che si sta visitando, si soddisfano le curiosità legate alla leggenda del Santo Marino e si conoscono luoghi e monumenti che invitano il turista a prolungare la sua visita o il suo soggiorno nel Centro Storico. Per esperienza diretta, posso dire con orgoglio che alcuni turisti di passaggio si sono fermati a dormire a San Marino appositamente per visitare l’indomani, a ragion veduta, posti e monumenti inclusi nel nostro racconto.

Per chi non lo avesse ancora visitato, è bene specificare che il Titanus Museum propone un percorso di visita snodato su tre aree tematiche: Antica, Moderna, Contemporanea. Video emozionali e immagini di alta qualità trasportano i visitatori dentro la leggenda del Santo Marino e la storia della piccola comunità cresciuta sul monte Titano; mostrano l’ampliamento dei confini territoriali e narrano le lotte con i Malatesta e l’alleanza con Federico d’Urbino; raccontano di Napoleone e Garibaldi e mostrano gli effetti delle terribili Guerre, fermandosi ai tempi contemporanei.

Siamo uno Stato piccolo, ma indubbiamente molto antico e ricco di storia. Com’è avvenuta la scelta dei contenuti?

I contenuti storico-scientifici sono stati elaborati dal professor Verter Casali, sicuramente uno dei massimi esperti di storia sammarinese, nominato consulente scientifico del Titanus Museum. Così come abbiamo privilegiato la tecnologia nella modalità espositiva, allo stesso modo abbiamo voluto garantire la qualità dei contenuti. Innovazione e qualità sono sicuramente state le linee guida che abbiamo seguito nel dare vita al Titanus Museum. Un progetto che, per scelta e per caratteristiche strutturali, non può che essere in evoluzione: sarà arricchito nel tempo, per rinnovarsi continuamente.

Sembrerebbe un paradosso: la concezione di museo è generalmente rappresentativa di una certa staticità e la storia, a sua volta, è quanto di più polveroso ci si immagina abitualmente, eppure ci si riferisce al Titanus Museum con concetti quali innovazione, rinnovamento, aggiornamento, tecnologia…

La concezione di museo è senza dubbio cambiata. Nel nostro piccolo, possiamo dire che quando la storia è raccontata in una dimensione multimediale, la visita non solo si conferma un’occasione intensa e piacevole di arricchimento culturale, ma diventa anche intrattenimento e coinvolgimento emozionale. I sammarinesi si commuovono e si riempiono di orgoglio, i turisti sicuramente guardano alla Repubblica di San Marino con una nuova consapevolezza. Affettuosa, direi.
La base tecnologica scelta, inoltre, consente quell’arricchimento di contenuti e di esperienze a cui ho fatto riferimento e che sicuramente sarà l’elemento distintivo del nostro progetto museale.

Qual è il pubblico del Titanus Museum?

È nato per coprire una lacuna presente nell’offerta turistica sammarinese e ovviamente il nostro pubblico di riferimento è quello dei visitatori del Centro Storico. Crediamo, però, che la Scuola possa diventare un bacino importante. Le uscite scolastiche possono rappresentare un buon indotto, se opportunamente promosse e incentivate, e potrebbero dare lavoro anche ai nostri hotels e ristoranti. Ovviamente, poi, c’è anche il pubblico sammarinese. In primis, quello rappresentato dagli studenti, che hanno la storia sammarinese fra le materie del piano di studi e quello degli imprenditori che vogliono far conoscere ai loro clienti, fornitori o ospiti, la nostra realtà.

Il pensiero che a un’iniziativa del genere avrebbe probabilmente dovuto pensarci il settore pubblico sorge spontaneo. Che tipo di collaborazioni avete instaurato, se è stato fatto?

In ambito internazionale, nella maggior parte dei Paesi al mondo, chi investe in progetti legati alla cultura e alla promozione del territorio è supportato dalle istituzioni con contributi sotto diverse forme, a livello sinergico ed economico. A San Marino, sappiamo tutti che le condizioni attuali non consentono sostegno o aiuti economici, ma sicuramente si potrebbero trovare, a mio parere, forme di collaborazione e sinergia. Il Titanus Museum si è fin da subito presentato alle istituzioni con riscontro positivo, abbiamo ricevuto attenzione e plauso. Anche i dati in nostro possesso confermano la bontà dell’iniziativa e la positività della risposta da parte dei visitatori. Auspichiamo, quindi, l’attivarsi di collaborazioni e sinergie pubblico-privato che portino a raggiungere gli obiettivi comuni e condivisi: maggiore presenza di visitatori, prolungamento della sosta in Centro Storico, incremento delle visite a monumenti pubblici e musei di Stato, incentivazione alla spesa in Repubblica.

C’è un nuovo progetto nel cassetto?

Gli imprenditori hanno sempre nuovi progetti. Nel nostro caso, sono nel settore turistico. A San Marino, però, il nuovo fa sempre paura, è un problema di mentalità. Chi investe deve sempre fare i conti con i timori della gente, con la diffidenza e spesso l’invidia.
È molto più semplice realizzarli all’estero piuttosto che in casa. Al momento, quindi, stiamo alla finestra, attendendo un cambiamento radicale nel comportamento degli operatori e della politica.